L’idrosemina è una tecnica sviluppata in seguito a studi di ingegneria naturalistica atta a rinverdire quelle aree dove un metodo di semina tradizionale risulterebbe inopportuno e insufficiente alla realizzazione di un manto verde a causa dell’azione erosiva di pioggia e vento. É una tecnica di impianto del tappeto erboso che prevede l’applicazione al terreno di una miscela fluida composta di semi, collanti, sostanze pacciamanti, fertilizzanti di lunga durata e sostanze che accelerano la germinazione e la radicazione.
Come funziona l’idrosemina
Questa tecnica si basa sull’utilizzo di mezzi meccanici specializzati dotati di cisterne, agitatori meccanici e/o idraulici, sistemi di pompaggio e irrorazione, mediante i quali avviene la preparazione della miscela. Nella fase di distribuzione della miscela, viene erogata una notevole pressione necessaria ad ottenere una gittata della soluzione di parecchie decine di metri.
La scelta dei semi più adatti
La determinazione della composizione floristica originale del sito d’intervento e delle caratteristiche pedoclimatiche (natura terreno, pendenza, esposizione, altitudine) sono indispensabili per la scelta dei miscugli più idonei all’esecuzione del lavoro. I semi, normalmente di essenze erbacee graminacee e leguminose, dovranno essere adatti alle condizioni locali e rispettare sempre una certa variabilità di specie per aumentare le possibilità di colonizzare stabilmente il sito d’intervento. E’ comunque di fondamentale importanza inquadrare lo scopo dell’intervento per la scelta più appropriata del miscuglio.
L’idrosemina è idonea all’inerbimento di ogni tipo di superficie e negli Stati Uniti tale tecnica trova largo impiego in una varietà di applicazioni che comprendono oltre all’inerbimento di aree declivi (Tabella 1) anche campi sportivi e percorsi di golf. Attualmente in Italia questo sistema non è altrettanto diffuso e le potenzialità operative vengono praticamente valorizzate solo nell’ambito dei terreni fortemente declivi o difficilmente percorribili.
A seconda dei prodotti utilizzati nella formazione della miscela si distinguono idrosemine normali, con substrati (torbe), con cellulose, protettive contro l’erosione, con argille colloidali, con mulch, idrosemine per terreni argillosi, quelle per terre armate e le idrosemine con biostuoie e/o georeti.